
Le scoperte di una nuova missione Italo-Irachena in Mesopotamia
Si è da poco conclusa la prima campagna di scavi a Tell as-Sadoum, nel governatorato di Al-Qādisiyyah (Iraq centro-meridionale), 60Km a Sud di Babilonia.
Il sito, che copre un’area di 50 ettari, si trova su un braccio dell'Eufrate, l'Arahtu, ed è stato identificato con l'antica città di Marad, un importante centro governato da una dinastia di sovrani locali fino alla conquista da parte di Hammurabi di Babilonia. Menzionata nelle fonti cuneiformi a partire dal periodo protodinastico, la città fu sede dell'importante tempio Eigikalama 'Occhio del Paese', consacrato al culto della divinità poliade Lugal-Marada e attestato dal tempo di Lipit-ili, figlio del re accadico Naram-Sin (2254-2218 a.C.). Le vicende di questo edificio, che attraversano gran parte della storia dei paesi di Sumer e Accad, dal III al I millennio a.C, affiorano nel un testo cuneiforme di un cilindro di Nabucodonosor II (626-539 a.C.) conservato presso i Musei Vaticani.
La spedizione, co-diretta da Anacleto D’Agostino (Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa), Valentina Orsi (Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali, Università di Siena) e Abbas al-Hussainy (Dipartimento di Archeologia, Università di al-Qādisiyyah), ha riportato alla luce una sequenza di livelli di occupazione che sembra coprire tutto il periodo compreso tra la fine del III millennio a.C. (periodi di Accad e Ur III) e l'inizio del II (periodo di Isin-Larsa/antico Paleobabilonese); un centinaio di testi cuneiformi (otto tavolette intere o quasi, otto frammentarie, tre buste e centoventi frammenti di dimensioni più piccole) e circa novanta cretule in argilla con impronte di sigillo, corde, tessuti, legno e cuoio.