Lunedì, 20 Novembre 2023
20 NOVEMBRE 2023, ORE 16,00.
UNA FINESTRA SU GAZA. conoscere per comprendere
DSSBC – Aula Magna, Via Fieravecchia
Con interventi di:
- Mattia Giampaolo, dottorando in Studi politici presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Sapienza di Roma,
- Micol Meghnagi, Centre for War Studies, University College di Dublino,
in collegamento telematico
- Meri Calvelli, direttrice del Centro Italo-palestinese di Scambio Culturale VIK, con sede a Gaza
- Michele Giorgio, corrispondente da Gerusalemme per "Il manifesto"
- Ziad Medoukh, professore di Letteratura francese presso la Al Quds University di Gaza.
L’incontro sarà tenuto in Aula Magna, via Fieravecchia (ingresso da via Fieranuova).
Su iniziativa di un gruppo di docenti del Dipartimento e in accordo con la rappresentanza consiliare degli studenti, inclusa l'associazione studentesca Aula 1240, ha preso forma la proposta di attivare un momento di confronto sulla guerra tuttora in atto, sbrigativamente identificate come la Guerra di Gaza.
All'esplosione della guerra sullo scenario europeo, con l'aggressione russa all'Ucraina e l'avvio del conflitto aperto, è seguito un mese fa l'attacco compiuto dai terroristi di Hamas su civili inermi e la presa di ostaggi. Questo atto di guerra contro la popolazione israeliana ha quindi innescato una rappresaglia, di fatto dimentica di ogni principio di proporzionalità e della distinzione tra civili e militanti, riversatasi sugli abitanti costretti entro i confini blindati della striscia di Gaza, privati di beni elementari e seppelliti sotto incessanti bombardamenti, con oltre diecimila vittime (ad oggi) buona parte delle quali donne e minori. Tutto questo e le immagini e le notizie che giungono da Gaza, da tre settimane a questa parte, richiedono un';attenzione prioritaria e un bilanciamento adeguato tra conoscenza conseguita mediante la corretta applicazione del metodo storiografico e analitico, e un';informazione che si basi su esperienza, vicinanza, testimonianza. L’evento avrà luogo il giorno 20 novembre prossimo, e coinvolgerà varie voci: quelle di un ricercatore e una ricercatrice, che hanno come oggetto di studio l’area interessata e le dinamiche più generali del nazionalismo, per poi dare spazio alle testimonianza di un’operatrice umanitaria, di un giornalista e di un docente universitario in collegamento da Gaza.
All'esplosione della guerra sullo scenario europeo, con l'aggressione russa all'Ucraina e l'avvio del conflitto aperto, è seguito un mese fa l'attacco compiuto dai terroristi di Hamas su civili inermi e la presa di ostaggi. Questo atto di guerra contro la popolazione israeliana ha quindi innescato una rappresaglia, di fatto dimentica di ogni principio di proporzionalità e della distinzione tra civili e militanti, riversatasi sugli abitanti costretti entro i confini blindati della striscia di Gaza, privati di beni elementari e seppelliti sotto incessanti bombardamenti, con oltre diecimila vittime (ad oggi) buona parte delle quali donne e minori. Tutto questo e le immagini e le notizie che giungono da Gaza, da tre settimane a questa parte, richiedono un';attenzione prioritaria e un bilanciamento adeguato tra conoscenza conseguita mediante la corretta applicazione del metodo storiografico e analitico, e un';informazione che si basi su esperienza, vicinanza, testimonianza. L’evento avrà luogo il giorno 20 novembre prossimo, e coinvolgerà varie voci: quelle di un ricercatore e una ricercatrice, che hanno come oggetto di studio l’area interessata e le dinamiche più generali del nazionalismo, per poi dare spazio alle testimonianza di un’operatrice umanitaria, di un giornalista e di un docente universitario in collegamento da Gaza.
