Riviste e critica: il dibattito italiano sull'arte europea negli anni Cinquanta - SEMINARIO

Lunedì, 3 Aprile, 2023 - 18:00

Lunedì 3 aprile 2023, a partire dalle ore 18,00, presso l'Aula 6 del Complesso dei Servi, Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali, si terrà il 5° Seminario di Storia della critica d'arte contemporanea, dedicato quest'anno al tema Riviste e critica: il dibattito italiano sull'arte europea negli anni Cinquanta

 

Il seminario vedrà impegnati gli studenti dell'insegnamento di Storia della critica d'arte contemporanea (a.a. 2022-2023) del corso di laurea magistrale in Storia dell'arte e affronterà alcuni snodi cruciali del dibattito italiano del secondo dopoguerra, attraverso le pagine delle principali riviste di settore («Paragone»,  «Il Contemporaneo»,  «La Biennale di Venezia» e «Selearte»): dalla querelle tra realisti e astrattisti alle ingerenze della politica e dell'ideologia, dal confronto con l'arte europea al collezionismo d'arte moderna.
 
Programma
 
Università degli studi di Siena
Dipartimento di Scienze storiche e del patrimonio culturale
Laura magistrale in Storia dell'arte
5° Seminario di Storia della critica d'arte contemporanea
Riviste e critica: il dibattito italiano sull'arte europea negli anni Cinquanta
lunedì 3 aprile 2023, ore 18,00
Complesso dei Servi, Aula 6
 
 
18,00 / Davide Lacagnina
Introduzione 
 

«Paragone»
18,05 / Mia Lisette Herring Sampong
"Appunti su Morlotti": il suo contributo al movimento dell'astrattismo in Italia
18,20 / Francesca Nonne
"Del realismo, del presente e d'altro": Renato Guttuso e la critica realista

 «Il Contemporaneo»
18,35 / Demetra Fanetti
Venezia, 1954: lotta per la "moderna tradizione figurativa"
18,50 / Gloria Melgari
Accettazione o rifiuto di una forma d'arte? Astrarre il movimento dell'astrazione

 «La Biennale di Venezia»
19,05 / Eleonora Ficara
1956-1961: oltre il realismo, la transizione informale

«Selearte»
19,20 / Elena Monteleone

Arte europea e arte italiana: uno sguardo incrociato
19,35 / Giada Cassano

Carlo Ludovico Ragghianti e la collezione Mattioli: verso una nuova coscienza della pittura italiana moderna