Laboratorio di informatica applicata all'archeologia medievale (LIAAM)

Il laboratorio è attivo dal 1993 e vi operano archeologi impegnati nella sperimentazione e nello sviluppo di tecniche di documentazione digitale finalizzate ad una gestione e analisi del dato e nella definizione degli strumenti utili ad inserirlo nelle politiche di comunicazione, valorizzazione e tutela del patrimonio archeologico e monumentale.

All’interno del Laboratorio si sperimentano tecnologie innovative, (GIS, DBMS, tecniche multimediali, scansioni e modellazioni 3D, laserscanning, progettazione siti e applicazioni web, realtà aumentata); viene quindi curato l’intero processo di trattamento del dato, dalla sua registrazione sul campo sino all'uscita, sia per il grande pubblico sia per la comunità degli specialisti. E' costantemente perseguita l'acquisizione digitale dei dati, il loro sfruttamento in vari contesti, sia on-line che off-line, andando a costituire un database eterogeneo di materiali multimediali provenienti da realizzazioni diverse (cartografia digitale, banche dati per ricercatori, prodotti divulgativi multimediali sia in rete che su supporto CD-ROM, ricostruzioni e animazioni 3D, siti internet, formazione a distanza) che costituisce il sistema informativo dell'area di Archeologia Medievale.

Nel laboratorio vengono parallelamente condotte le tradizionali analisi sui materiali (reperti ceramici, metallici, osteologici animali ed umani) come completamento delle attività sul campo allo scopo di arrivare alla comprensione dei dati emersi durante le campagne di scavo sui siti indagati (fra i principali, il castello di Miranduolo a Chiusdino e la mansio in località Santa Cristina in Caio presso Buonconvento).